La (mia) patente ed il software Radio Test
Sono stato spinto a questo passo dalla passione per la radio, e dalla voglia di possedere un bell’apparato RTX, da usare magari per il solo radioascolto ma senza il timore di essere considerato un fuori legge.
Uno scanner in macchina o la installazione di un ricevitore a larga banda, con la patente di radioamatore ed il nominativo, non saranno più fonte di ansie per ipotetici problemi giudiziari. E data la confusione generata dalla giurisprudenza più restrittiva e recente, che non condivido minimamente, emanata da giudici che nulla capiscono di radio, di frequenze radio e di contenuti digitali e informatici, preferisco avere più difese da opporre contro eventuali contestazioni che i “nemici” condominiali delle mie antenne potrebbero sollecitare.
Per ottenere la patente, mi sono messo a studiare i due testi oggi più noti: il “Nuovo Manuale degli Esami” di Sanna, Santucci, Sanna, ed. Ediradio, 2007, Milano e “Radiotecnica per Radioamatori” di Nerio Neri, ed. C&C, 2006, Faenza. La lettura delle due opere mi è servita a meglio comprendere Radio e Antenne.
Il “Radiotecnica” è un testo specialistico e completo, fin troppo tecnico (ma non ostico) per chi, come me, non proviene da studi specifici; il “Nuovo Manuale” è certamente più discorsivo, ma non c’è corrispondenza tra gli argomenti trattati nella parte didattica e quelli poi oggetto delle quasi 1000 domande (utilissime alla preparazione) pubblicate nella parte finale del volume.
Avrei, infatti, preferito un Manuale che spiegasse i quesiti e le relative risposte, piuttosto che il divagare degli Autori su argomenti quali il World Wide Locator, i fusi orari e Samuel Morse. Ancora devo capire quale sia il miglior conduttore: la risposta del manuale è l’oro. Io so che è l’argento… verificare per credere.
L’esame con i quiz a risposta multipla si supera con serenità se si è preparati su quei testi, dopo una lettura interessante e divertente per noi appassionati (insomma, niente notti insonni per lo studio).
Il vero aiuto pratico e fondamentale all’apprendimento ed all’allenamento ai test, mi è stato fornito soprattutto dal software “Radio Test” di Massimo IZ8NUF, scaricabile dal sito www.massimodivito.it in versione demo (mettetevi alla prova!) e convertibile in versione completa dietro un contributo libero.
Massimo, da me contattato, si è così presentato: “Per quanto riguarda la mia carriera da OM è presto detto: mi sono avvicinato al mondo della radio dopo un bel po’ di assenza (sono stato CB quando avevo 16 anni) grazie al mio carissimo amico Gianfranco IZ8EWD che mi ha fatto riaffiorare la mia vecchia passione. Così mi sono deciso e man mano che studiavo sentivo l’esigenza di un modo per testare quello che imparavo: da qui è nato il software Radio Test. Sono così arrivato a prendere la patente di operatore di stazione di radioamatore a 29 anni suonati, precisamente nel dicembre 2007. Da allora opero principalmente sulla banda dei 2m e dei 70cm. La passione per la radio si unisce a quella per l’informatica, l’elettronica e l’autocostruzione, infatti è proprio questo il lato che preferisco: costruire da me i circuiti, i trasmettitori, le antenne e tutto ciò che mi serve per essere ON AIR“.
Il suo programma fornisce circa 1000 domande diverse in blocchi di 60 test con tre diverse risposte, nello stile del citato “Manuale degli Esami”: la funzione e-learning (della versione completa) consente di conoscere subito la risposta corretta. Alla fine del test viene dato il risultato. Se non comprendete il perché di una risposta, il citato “Radiotecnica” vi aiuterà agevolmente. E via ad un’altra tornata di test, perché “repetita iuvant”.
Altri amici hanno provato il “Radio Test” e bisogna riconoscere che quando il responso del programma ideato da Massimo comincia ad essere costantemente oltre le 55 risposte esatte, l’esame vero sarà certamente superato.
Esistono anche altri test in rete, ma se le domande sono più o meno quelle canoniche, il tasso di risposte date per giuste, ma in realtà errate (o viceversa), è altissimo (ad esempio sconsiglio il “Quiz esami radioamatori” frutto di una frettolosa approssimazione, il cui download gratuito si effettua dal sito dell’A.R.I. di Macerata).
Insomma, mi sono presentato all’esame da “privatista” autodidatta, senza aver frequentato corsi specifici.
Vero anche che, ai miei dubbi, ha sempre risposto puntualmente “Giuseppe the Doc – il Dottore”, CB di Palestrina – Valmontone (RM) conosciuto sulla 27 MHz, laureato in fisica teorica ed appassionato radiotecnico per hobby, in grado con professionalità di mettere mano (e cervello, prima che mano) su qualsiasi apparato.
A lui ho posto la domanda “perché un dipolo a mezz’onda funziona meglio di uno ad onda intera?” ed ho ottenuto risposta a questo e ad altri dubbi. Un noto difetto dei libri è, infatti, quello di non sentire le domande.
Perché se è vero che la CB è una piazza senza troppe regole, è anche vero che è una piazza dove ci si può incontrare tra simili, cioè tra appassionati di radio e non di anarchia.
Nel concreto, l’esame di Roma per il conseguimento della patente consiste nel rispondere in 40 minuti a 21 domande su 30. Altri ispettorati richiedono 31 risposte giuste su 60, in 4 ore. A Marco S., socio A.I.R. di Livorno, sono toccate le 60 domande, alle quali ha brillantemente risposto. E non c’era dubbio: la preparazione tecnica di chi si dedica al radioascolto è sempre elevata!
I Commissari d’esame romani si sono comportati secondo il più autentico ham spirit: hanno garantito la serietà della prova, ma non hanno mai rifiutato di fornire chiarimenti ai dubbi di chi si rivolgeva a loro, contribuendo a rendere il clima disteso, dopo l’iniziale tensione (quella psichica, che si misura in “mal di pancia” e non in Volt).
Il risultato ufficiale degli esami è stato pubblicato su internet dopo pochissimi giorni (una decina) e subito dopo è materialmente arrivata la patente per posta, con una encomiabile efficienza alla “Brunetta”.
Lo stesso Ispettorato, al ricevimento della richiesta di “autorizzazione generale” per l’esercizio di stazione radioamatoriale, provvede ad inoltrare la richiesta di nominativo al Ministero, come illustrato nel sito www.mincomisplazio.it (sezione News).
Ringraziamenti
Articolo pubblicato per gentile concessione di Radiorama, rivista mensile dell’A.I.R. Associazione Italiana Radioascolto (www.air-radio.it). Si ringrazia l’autore Giancarlo IZ0ROW.
Autore: Giancarlo IZ0ROW
Pubblicato su: Radiorama (AIR) n.09 del 2009
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