L’E.S.D. (Electro Static Discharge) è una scarica elettrica causata dal trasferimento di elettricità statica da un oggetto ad un altro. La carica elettrica si può formare per sfregamento e separazione tra due materiali differenti, ad esempio: per calpestio su pavimenti sintetici, per sfregamento del corpo su indumenti sintetici, per spostamento di oggetti di plastica. In casi estremi, con umidità relativa molto bassa, la carica può raggiungere i 40kV.
Tutti i componenti elettronici sono sensibili alle scariche elettrostatiche, con soglie di sensibilità che vanno da qualche centinaio di volt a qualche kilovolt.
L’operatore è la principale fonte di cariche elettrostatiche. Per eliminarne l’insorgenza occorre utilizzare materiali conduttivi o dissipativi che hanno meno tendenza a generare cariche. Si devono utilizzare sistemi di messa a terra per assicurare che i componenti, l’operatore, il piano di lavoro, la stazione saldante e qualsiasi altro dispositivo conduttivo siano allo stesso potenziale. Per una corretta e sicura messa a terra la connessione per l’ESD deve essere effettuata alla stessa terra dell’edificio attraverso il cavo giallo/verde dell’impianto elettrico.
L’operatore è collegato alla protezione ESD mediante un bracciale, il piano di lavoro viene ricoperto con un tappeto di gomma conduttiva. Il saldatore è solitamente già dotato di un connettore per il collegamento al sistema di protezione ESD. Analogamente si dovranno collegare tutti gli utensili metallici che verranno impiegati nelle operazioni di montaggio o saldatura.
Adeguate precauzione vanno anche adottate in fase di stoccaggio e manipolazione dei componenti sensibili. Nel primo caso sono disponibili buste di plastica con schermo conduttivo e contenitori adatti allo scopo.
Sistema di protezione
Il sistema di protezione è composto da un dispositivo di collegamento all’impianto di terra dell’edificio e una morsettiera alla quale collegare tutti i dispositivi.
Per motivi di sicurezza la corrente di scarica deve essere limitata, soprattutto l’operatore deve essere isolato dal punto di vista elettrico dalla terra dell’impianto. Per questo motivo il sistema di protezione non è collegato direttamente a terra ma la connessione avviene attraverso una resistenza da 1Mohm. L’operatore è ulteriormente protetto in quanto nei bracciali è solitamente inserita un’altra resistenza per aumentarne l’isolamento. E’ importante verificare che il sistema di messa a terra sia efficiente e che l’impianto elettrico sia dotato di interruttore differenziale.
Il dispositivo di collegamento è composto da un frutto, a cui è stato fissato un morsetto a banana, da inserire in una cassetta dell’impianto vicino ad una presa. Il morsetto è collegato alla terra dell’impianto elettrico tramite una resistenza da 1Mohm, il tutto è isolato con guaina termorestringente.
La morsettiera è composta da alcuni connettori a banana fissati ad una scatoletta o ad un pannello e collegati tutti assieme. Un cavetto collega la morsettiera al sistema precedente. Tutti le protezioni ESD, gli apparecchi, etc. andranno collegati alla morsettiera e mai direttamente all’impianto di terra.
Utilizzare morsetti e cavi preferibilmente di colore giallo, in modo da identificare il sistema. Apporre gli appositi adesivi che segnalano la presenza di dispositivi sensibili. Verificare periodicamente la continuità elettrica del sistema.
Autore: Gianfranco IZ8EWD
Data di pubblicazione: 11/2008
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